In un’affascinante osservazione comportamentale, i cebi cappuccini della Riserva biologica Lomas de Barbudal in Costa Rica mostrano comportamenti ritualistici simili a quelli umani per testare e rafforzare i legami sociali. Susan Perry, direttrice del Lomas Barbudal Monkey Project dell’Università della California, a Los Angeles, ha dedicato 30 anni allo studio di questi intriganti primati. Il team di Perry ha documentato quasi 450 episodi di bizzarri rituali sociali, come tirarsi reciprocamente il pelo o infilarsi le dita nel naso, che sembrano privi di una funzione immediata.

Questi rituali, ritenuti una forma di “test dei legami” sociale, sono stati osservati in modo significativo solo in questa popolazione di cappuccini, suggerendo l’esistenza di culture distinte e in evoluzione all’interno della specie. Il caso di una scimmia di nome Napoleon, che strappa ciuffi di pelo ad altri cappuccini per poi metterseli in bocca, è un esempio emblematico di questi rituali che sembrano testare la reazione e la tolleranza degli altri membri del gruppo.

Sarah Brosnan, primatologa presso l’Università statale della Georgia, che non ha preso parte allo studio, osserva che questi comportamenti potrebbero avere una funzione sociale significativa. In effetti, le scimmie cappuccine hanno un rapporto cervello-corpo paragonabile a quello degli scimpanzé, indicativo di sistemi sociali avanzati e complesse capacità cognitive.

Queste pratiche possono anche comprendere lo scambio di “oggetti sacri”, come pezzi di corteccia o ciuffi di pelo, che assumono un significato speciale all’interno del gruppo. Tali interazioni, secondo Brosnan, potrebbero essere paragonate ai giochi dei bambini umani, dove l’importanza non risiede nell’oggetto stesso, ma nel significato sociale del gesto di passarlo avanti e indietro.

La ricerca di Perry e del suo team potrebbe gettare luce sull’origine dei rituali e sulla loro evoluzione nei primati, compresi gli umani. L’interrogativo centrale rimane: questi comportamenti hanno radici biologiche o sono frutto di apprendimento culturale? La risposta potrebbe offrire nuove prospettive sulla comprensione dell’evoluzione del comportamento sociale nei primati e, di riflesso, nell’uomo.