La tradizionale immagine del presepe con la mangiatoia richiama la nascita di Gesù, ma poco si sa sulle reali condizioni dei parti in quel periodo storico. Un viaggio attraverso le pratiche di parto nell’antica Roma, ai tempi di Gesù, rivela metodi sorprendentemente igienici, a dispetto delle difficoltà dell’epoca.

Secondo gli studiosi biblici, la nascita di Gesù si colloca tra il 6 e il 4 a.C., quando la Giudea e Betlemme erano parte dell’Impero romano. Anna Bonnell Freidin, storica dell’Università del Michigan, sottolinea che nelle nascite romane partecipavano esclusivamente donne, con un ruolo centrale delle ostetriche o levatrici. Le pratiche del parto variavano a seconda della religione e del contesto culturale.

Le ostetriche romane, spesso donne con una formazione specifica, erano figure rispettate e talvolta coinvolte anche in questioni legali. Tuttavia, non esisteva una certificazione formale. Tara Mulder, storica dell’Università della British Columbia, nota che le partorienti ebree, come Maria, preferivano levatrici ebree, se possibile, a causa dell’antisemitismo dell’epoca.

Le cure prenatali nell’antica Roma includevano pratiche igieniche, come il taglio delle unghie e il lavaggio delle mani, ma anche metodi potenzialmente rischiosi. Il medico Sorano di Efeso, autore di un compendio sul parto, consigliava l’uso di oli e supposte vaginali.

Il parto stesso avveniva spesso su uno sgabello da levatrice, con il sostegno di aiutanti donna. In caso di complicazioni, un medico maschile veniva chiamato, ma spesso solo per preservare la vita della madre.

Il tasso di mortalità infantile e materna era elevato nell’Impero romano, con stime che suggeriscono una mortalità materna 20 volte superiore agli attuali tassi. I problemi erano aggravati da gravidanze troppo frequenti e da carenze nutrizionali.

La sopravvivenza di un bambino era un motivo di festa, come sottolinea il libro di Freidin, in uscita nella primavera del 2024. La storia di una donna che partorì sei figli, ma ne sopravvisse solo uno, riflette la dura realtà di quei tempi.

La nascita di Gesù, un evento fondamentale per i cristiani, si inserisce in un contesto storico di pratiche di parto che, pur variando per contesto sociale e religioso, mostravano una notevole attenzione all’igiene e alla cura della madre e del neonato. Queste pratiche, radicate nella storia, continuano a influenzare la nostra comprensione delle nascite nell’antichità.